E se questa settimana “METTESSIMO CARNE A CUOCERE”?
A Voi la scelta… “πππ‘π‘π ππ©ππ‘π‘π ππ‘π‘π ππ€π§ππππ©π©π”!
Β Oggi vi proponiamo βπΎπππ¦πππ¦π£ππππ’ & ππ¦ππππππ’β
Rispettivamente:
– Involtini di interiora di agnello, oppure capretto, e
Β -Involtini di frattaglie di maiale.
Entrambe le ricette sono state curate da una famiglia… βGalanteβ di nome e di fatto, con l’eccelso contributo della cara zia Maria.
Β La differenza fra le due ricette risiede, essenzialmente, nella diversa origine delle materie prime, portando quindi a due tipi di gusti differenti.
Β Ve li presentiamo insieme perchΓ©, entrambi i prodotti, si presentano con una forma affusolata, come se ci fosse del filo arrotolato ad un “fuso”, e sono una vera ghiottoneria se preparati arrostiti su brace.
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Fasi preliminari
Β Procedete ad un accurato lavaggio delle viscere (intestini) utilizzando acqua corrente, leggermente tiepida, e del sale.
Β Tagliate in tanti nastri il budello (questi laccetti serviranno poi per stringere insieme il contenuto di ogni singolo involtino che si andrΓ a realizzare).
A volte, per facilitare l’operazione suddetta in parentesi si passa, simultaneamente, a sbollentarli, solo per una frazione di minuto.
Β Lavate la pleura e procedete ad estenderla, con cura, su un tavolo da lavoro tagliandola in tanti piccoli rettangoli (questi rettangoli serviranno per racchiudere il contenuto di ogni singolo involtino che si andrΓ a realizzare).
Β Preparate una brace, con dei bei carboni ardenti.
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Β Affettate a mo’ di listelle tutte le interiora ed insaporite con le erbe aromatiche, peperoncino, aglio e sale, in un idoneo contenitore.
-Posizionate su ogni rettangolo di pleura/rete una listella di fegato, una di polmone, una di cuore e una di milza (si distingueranno per il diverso tessuto di conformazione) e procedete ad arrotolare dando così forma a tanti piccoli cilindri che subitamente legherete con i pezzi di nastro ricavati dalle visceri.
– Procedere a posizionare gli involtini in graticola e ad aver cura di effettuare un ottimo arrosto con fuoco vivo, al punto giusto, ma pacato, rispettando tempi e temperature adeguate di cottura.
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Fasi preliminari
– Lavate la pleura/rete e procedete ad estenderla, con cura, su un tavolo lavoro tagliandola in tanti piccoli rettangoli i quali serviranno per racchiudere il contenuto di ogni singolo involtino che si andrΓ a realizzare.
Fasi di finitura
Β Affettate a mo’ di listelle tutte le interiora ed insaporite con le foglie di alloro, l’aglio ed il sale, in un idoneo contenitore.
–Ponete su ogni rettangolo di peritoneo/rete una strisciolina di fegato, una di polmone, una di cuore ed una di milza (si distingueranno per il diverso tessuto di conformazione), aggiungete una foglia di alloro, ed avvolgete in modo da creare dei cilindri che subitamente legherete con uno spago sottile.
NOTA = Questo prodotto puΓ² essere consumato fresco, procedendo ad un simultaneo arrosto, ma Γ¨ molto adatto ad un tipo di conservazione a lungo termine: si procede a far soffriggere le βπ©πͺπ’π’ππππ‘π‘β e a conservarle – poi – sotto sugna suina, in appropriati vasetti di vetro.
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Quando si tiravano su dalla sugna, βπ³β π»πππππππ “, specialmente durante il periodo di mietitura, era quasi una festa!
Ci si adoperava a friggere le patate, tagliate a fettine tonde, nella sugna entro la quale si erano appena fatte “sciogliere” e poi si friggevano anche le uova (uno o due per ogni lavoratore) e ancora, come se non bastasse, si provvedeva a fare βπ¨’ ππππππ
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’β, una bruschetta di pane intinta in questo grasso animale.
Una delizia per il palato, uno sforzo eccessivo per il fegato!
Ma, un tempo, le calorie si smaltivano senza palestra e senza passeggiate!